Il teatro ai tempi della peste
di Oliva Alberto
Il libro vuole essere una testimonianza di questo tempo sospeso, con sguardo ottimista per una trasformazione della paralisi forzata in occasione di riscatto
Nella millenaria Storia del Teatro, non è nel 2020 la prima volta che le sale sono state chiuse, con il divieto di rappresentare pubblici spettacoli. La peste colpisce come un flagello fin dall’antichità e la reazione dei popoli e dei governi alla sua devastazione ha spesso comportato la scelta, dolorosa ma forse inevitabile, di sospendere ogni occasione di assembramento, prima fra tutte lo spettacolo dal vivo, che di assembramento si nutre e prolifera, proprio come il virus. La reazione, scomposta e irrazionale, che ha travolto il mondo dello spettacolo dal vivo tra la fine di febbraio in Lombardia e la meta di marzo 2020 in tutta Italia e, a ruota, in tutto il mondo occidentale, nasce dal fatto che a memoria d’uomo i teatri d’Occidente non erano mai stati chiusi. Ma, si sa, la nostra memoria è corta, e risale indietro al massimo di un secolo, mentre la Storia del Teatro di secoli ne ha compiuti venticinque, attraversando epoche in cui le epidemie colpivano con molta piu frequenza, e incontravano popoli piu preparati – soprattutto dal punto di vista psicologico – ad affrontare gli inevitabili periodi di quarantena. Non sempre e non dappertutto la scelta e stata quella di serrare i teatri vietandone l’attività, ma tutte le epidemie hanno sconvolto il mondo che hanno trovato, senza eccezioni. Il teatro, da sempre, si trasforma e si reinventa.
- Casa editrice Jaca Book
- Anno di pubblicazione 2020
- Numero di pagine 208
- ISBN 9788816416338
- Diritti stranieri Stefano Miceli (stefano.miceli@jacabook.it)
- Prezzo 18.00 €
Oliva Alberto
Alberto Oliva è un regista teatrale milanese, diplomato in regia alla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi nel 2009. Nel 2012 vince il Premio Internazionale Luigi Pirandello come migliore regista emergente. Nel 2014 vince la Biennale College Musica con la direzione dell’opera originale Magen Zeit. A settembre 2017 ha curato la regia di Inori di Stockhausen, evento di inaugurazione della Biennale Musica di Venezia
