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4 Luglio 2024

Don Peppino Diana. Un prete affamato di vita

di Tanzarella Sergio
Don Peppino Diana. Un prete affamato di vita

Don Peppino Diana era soltanto un giovane prete, affamato di vita. Né cercava la morte né desiderava il martirio. Don Peppino non è stato un funzionario del sacro, un asettico distributore di sacramenti e di certificati, un burocrate della religione, un indifferente celebrante di morti ammazzati. Non ha accettato di tollerare i soprusi, le intimidazioni e la paura che la camorra imponeva a Casal di Principe e non solo. Annunciando il Vangelo in una terra di omicidi e violenza come prete non ha mai potuto predicare la rassegnazione. In una realtà dove la camorra pretendeva di cogestire il sacro e anche di finanziarlo, di governare e controllare bisogni e diritti, don Peppino ha semplicemente offerto la testimonianza sacerdotale che non era possibile nessuna intesa tra chi uccideva e pretendeva di essere il padrone del mondo e un cristiano, tanto più un prete. Don Peppino aveva il senso della missione in quanto parroco al quale è affidato un popolo e per quel popolo mette in conto la propria vita. Non dunque l’eroismo dei super uomini, ma la testimonianza di un semplice uomo, incarnato in una storia comune ma che non ha trovato scuse per tacere e ha cercato di capire cosa andasse fatto in quel luogo e in quel momento.

  • Casa editrice Il Pozzo di Giacobbe
  • Anno di pubblicazione 2024
  • Numero di pagine 216
  • ISBN 9788892871151
  • Diritti stranieri Crispino Di Girolamo, foreignrights@ilpozzodigiacobbe.it
  • Prezzo 18.00

Tanzarella Sergio

Sergio Tanzarella è ordinario di Storia della Chiesa nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e dal 2007 professore invitato presso l’Università Gregoriana (Roma).

Don Peppino Diana. Un prete affamato di vita
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