Leggo Manzoni/Wo-Dú Manzoni. Leggere I Promessi sposi a Pechino
Autore: Beatrice Nava, Università di Leida

Il progetto Leggo Manzoni/Wo-Dú Manzoni. Leggere I Promessi sposi a Pechino, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna e la Facoltà di Lingue Straniere dell’Università di Pechino, sotto la responsabilità scientifica dei professori Paola Italia e Mo Cheng, si propone di sviluppare un’edizione scientifica digitale aperta e collaborativa del romanzo manzoniano con testo cinese a fronte.
Lo scopo è duplice: da una parte favorire la lettura del romanzo nella forma accessibile e arricchita di informazioni contestuali che un’edizione digitale offre e far conoscere la letteratura italiana in Cina, dall’altra, sperimentare un modello di didattica laboratoriale peer-to-peer in cui alcune studentesse e studenti italiani e altrettanti studenti e studentesse cinesi collaboreranno alla codifica XML/TEI per la pubblicazione online del testo tradotto. Il progetto infatti prevede una prima fase di scambio in uscita, durante la quale studenti e studentesse del corso di Scholarly Editing and Digital Textuality tenuto da Paola Italia per il corso di laurea in DHDK (Digital Humanities and Digital Knowledge) dell’Università di Bologna affiancheranno a Pechino colleghe e colleghi del corso di laurea quadriennale in Lingua e Letteratura Italiana per lavorare insieme alla codifica dei capitoli del primo tomo del romanzo. A questa fase seguirà poi una seconda occasione di incontro in cui sarà un gruppo di studenti cinesi a visitare l’università di Bologna per consolidare lo scambio e testare la correttezza e l’usabilità del materiale codificato e le funzionalità dell’edizione digitale.
Il progetto costituisce un arricchimento e un ampliamento dell’ambiente digitale Leggo Manzoni sviluppato presso il dipartimento FICLIT dell’Università di Bologna (responsabili scientifici Paola Italia e Francesca Tomasi; progettazione Paola Italia, Beatrice Nava ed Ersilia Russo) in collaborazione con il DHARC, Digital Humanities Advanced Research Center della medesima università. L’ambiente, sviluppato nell’ambito del progetto PRIN 2017 Manzoni Online: manoscritti e documenti inediti, tradizione e traduzioni, coordinato da Giulia Raboni (Università di Parma), consente al momento di leggere il testo integrale dell’edizione de I promessi sposi del 1840-42 corredato da quaranta commenti critici (Leggo Manzoni), dieci traduzioni in otto lingue (inglese, spagnolo, francese, tedesco, olandese, polacco, russo e cinese: Traduco Manzoni) e dalla digitalizzazione e metadatazione dell’originale a stampa della Quarantana, con approfondimenti sulle vignette (Vedo Manzoni).
Leggo Manzoni consente dunque diverse modalità di fruizione del romanzo, rendendo possibile una lettura su più piani, da quello critico a quello visivo, ma offre anche un’occasione di ricerca e applicazione di innovative metodologie e tecnologie digitali per la codifica, l’integrazione e l’allineamento dei testi. In particolare, l’implementazione della sezione dedicata alle traduzioni, cui il nuovo progetto aggiungerà la componente cinese, ha permesso a Mariia Levchenko, responsabile insieme a Giulia Menna dello sviluppo dell’applicazione Leggo Manzoni e studentessa presso l’ateneo bolognese, di studiare l’applicazione di algoritmi di allineamento delle traduzioni al testo originale nella creazione di un’edizione digitale multilingue (MDE), grazie alla progettazione di una pipeline automatizzata per la creazione di questo tipo di edizioni digitali, che consentirà di superare i limiti degli algoritmi attualmente in uso quando applicati alla traduzione di testi letterari.
L’obiettivo dunque di questi progetti non è solo la diffusione in chiave nuova del testo di Manzoni, ma anche la formazione e lo sviluppo di competenze digitali di marcatura e metadatazione e di una maggiore consapevolezza delle caratteristiche del testo digitale, favorite dallo scambio, dall’incontro e dalla sperimentazione condivisa. Infatti, proprio grazie alle abilità acquisite dagli studenti coinvolti, la nuova piattaforma potrà in futuro essere aggiornata e migliorata per poter ospitare altri testi della letteratura italiana non ancora tradotti o poco diffusi in Cina.
Nel corso del progetto Leggo Manzoni/Wo-Dú Manzoni. Leggere I Promessi sposi a Pechino, che prenderà le mosse nella prossima primavera e si concluderà nel 2026, verrà implementata proprio questa funzione dedicata alla traduzione, per poter accogliere il testo cinese del romanzo (nello specifico la traduzione curata dal prof. Zhang Shihua: Alessandro Manzoni, Zhang Shihua张世华 (traduttore). Yuehun fufu约婚夫妇. Nanchino: Casa Editrice Yilin译林出版社, 1998. ISBN: 9787805678603). E se non è operazione nuova tradurre ed esportare le vicende di Renzo e Lucia – si pensi alla notevole diffusione di traduzioni già da prima che Manzoni facesse pace con il proprio testo e licenziasse la versione Quarantana (cfr. il contributo di Carmela Marranchino qui su Italianbooks: Marranchino 2021: https://www.newitalianbooks.it/it/in-altre-lingue/alessandro-manzoni-in-altre-lingue/) – sicuramente è nuovo il medium e sono nuove le modalità e gli obiettivi didattici e di ricerca. Forse non del tutto nuove sono le intenzioni: lasciare che il testo parli ancora, parli a molti e continui a costituire un punto di accesso alla letteratura e lingua italiana dell’Ottocento per chi voglia accostarsi a un autore che ha lasciato segni profondi in entrambi gli ambiti.
Il progetto si concluderà presso l’Università di Bologna e presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino nel marzo 2026 con la presentazione della nuova piattaforma Leggo Manzoni-Wo-Dú Manzoni nel corso di un evento in presenza e on line che preparerà, e in un certo senso anticiperà, la celebrazione dei duecento anni dalla stampa della prima edizione del romanzo (1827-2027).
Non resta dunque che augurare buon viaggio e buon lavoro a tutta l’équipe e ringraziare ancora l’autore per un testo che rimane vivo e ricco di potenzialità.
Beatrice Nava è ricercatrice postdottorale presso l’Huygens Institute (Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences) di Amsterdam e lecturer di Letteratura Italiana all’Università di Leiden. Si occupa di edizioni scientifiche digitali e di filologia d’autore, con particolare interesse per l’opera di Alessandro Manzoni. All’autore ha dedicato la propria tesi di dottorato (Il Conte di Carmagnola dall’ultima stesura autografa alla stampa: una nuova edizione critica e un modello per un’edizione digitale) discussa presso il dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna.
