Il paradiso degli interstizi
di Pecchinenda Gianfranco
Francesco e Giovanni, colleghi universitari ai tempi degli studi, si ritrovano dopo oltre vent’anni a lavorare nello stesso Dipartimento in cui si erano formati. È il secondo martedì del mese e il Consiglio di Dipartimento si riunisce per deliberare. Un evento inaspettato stravolgerà la routine del Consiglio modificando per sempre l’equilibrio delle esistenze dei due amici decennali. Un testo di narrativa, con contorni fenomenologici, che conduce il lettore a interrogarsi sugli effimeri confini tra reale e immaginario, sul dramma tra l’essere e il desiderio di essere qualcos’altro. Gianfranco Pecchinenda, attraverso le vicissitudini dei protagonisti racconta l’amicizia, il cinismo, la complessità del mondo accademico, il disincanto, l’amore, il desiderio di conoscenza. E in questa visione fatta di sogni, successi, delusioni, gli avvenimenti centrali della propria esistenza finiscono per essere quelli che non si sono realizzati come si era immaginato, perché la vita, a prescindere dalle proprie scelte, assume una precisa direzione solo attraverso un imperscrutabile percorso disegnato dal Caso o, talvolta, dalla semplice Necessità.
- Casa editrice Inknot
- Anno di pubblicazione 2020
- Numero di pagine 194
- ISBN 9788831215138
- Diritti stranieri Tonia Zito toniazito@inknot.it
- Prezzo 14.00
Pecchinenda Gianfranco
Gianfranco Pecchinenda, saggista e scrittore, insegna all’Università Federico II di Napoli. Nell’ambito della saggistica ha pubblicato: Videogiochi e cultura della simulazione (2003 e 2010); Homunculus. (2008); Fingere per davvero. Scritti su Emmanuel Bove e altre menzogne (2013); Il sistema mimetico (2014); L’Essere e l’Io (2018). Tra le sue opere di narrativa: L’ombra più lunga (2009); Essere Ricardo Montero (2011); L’ultimo regalo (2013); Come se niente fosse (2015); La Faccia (2017).
